Telefono a Joe e nel frattempo cerco un Duane Reade per comprare le sigarette (è il posto in cui le ho trovate a meno, 8 $. Se gli stai simpatica ti regalano i cerini). Joe non risponde, gli mando un messaggio. Nel mentre mi imbatto nel Guggenheim Museum e piu' avanti mi trovo all'angolo con il Metropolitan. Ci andrò poi, oggi il mio obiettivo è incontrare Joe.
Inatteso quanto i musei di cui sopra, mi si para davanti un corteo, 'Plumbers union', 'Carpenter associated' ... sfila un sacco di gente divisa in gruppi dello stesso colore.
Il mio telefono non prende 'Not coverage area'. Lo spengo e lo smonto, due volte. Niente, nada de nada. Non riusciro' mai a sentire Joe.
Chi e' Joe? E' il mio aggancio americano. Vive a Long Island, lavora a Manhattan e d'estate gioca a baseball a Rho con mio fratello. Se sono qui lo devo anche un po' a lui.
Niente, procedo sul marciapiede in senso contrario alla sfilata, un fiume di gente, tantissimi uomini, un po' di signore, molti bambini, majorette, camioncini addobbati, palloncini e bandirine rosse-bianche-blu, in una sinfonia di tamburi e cornamuse.
'Smile girl!', mi dice un tizio che fa parte del corteo. Certo che ti sorrido! Devo aver avuto proprio la faccia incazzata.
Questa era la Labour Day Parade.
Bacio!
4 commenti:
..kung fu fighting? :-|
Oh cazzo....cominci a parlare con il tuo dito chiamandolo Joe...Vale, non esiste nessun Joe, nessuna 5a strada. Sei un fake vivente....
Il keep shining dipende dalla fronte luccicante tipo Galliani con la luce sparata di milanchannel
quanto sei tecnico uazza!
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