giovedì 18 dicembre 2008

A voi...

A voi, con cui avrei voluto condividere almeno un giorno qui
A voi, con cui ho condiviso piu' di un giorno qui
A voi, delle mail a cui rispondevo dopo una settimana, ma che non vedere l'ora di ricevere. E poi leggo e rileggo
A voi, della luna che e' sempre la stessa
A voi, delle notti insonni
A voi, che eravate piccolissimi e chissa' quanto sarete cresciuti
A voi, che non vedo l'ora di abbracciare
A voi, che ho paura di rivedere
A voi, che siete stati sempre con me.

A tra poco!



mercoledì 17 dicembre 2008

Thank you

...whom allowed my bedsurfing!
...whom never deprived me of sympathy and laughs, the best 'ricostituente, ever!

Good Luck and KIT


martedì 16 dicembre 2008

I minuti rincorrono le ore

Meno 3 giorni e saro' a casa!
Fare le valigie, cercare di chiuderle, comperare gli ultimi regali, impazzire perche' per qualcuno non trovo quello giusto, quello che lo rappresenta, salutare tutti qui...

Oggi pensavo che vorrei partire tutti i mesi e tornare dopo tanto tempo per sentirmi come in questi ultimi giorni.
I minuti rincorrono le ore... ho voglia di abbracciarvi tutti, tutti, tuttiiiiii

martedì 2 dicembre 2008

Che cosa ti aspetti da me?

'è così radicato nella loro personalità questo continuo bisogno di essere all'altezza di un'idea che finisce per diventare l'idea stessa che hanno di loro. Mi raccomando, Stefano, liberati da questo, non aspettare che sia troppo tardi per farlo, perchè arriverà il giorno, e neppure tanto lontano, in cui ti accorgerai che comunque ti sia andata la strada che hai fatto è stata più interessante di quella che ti aspetta, che i ricordi hanno preso il posto dei progetti e che la tua vita non potrà più cambiare, se non in minima parte. Ecco, quel giorno non dovrai avere rimpianti, dovrai consolarti con la consapevolezza che le scelte che hai fatto sono state le tue e non quelle che ti sei trovato a fare per pigrizia o peggio ancora per compiacere qualcuno'.

L. Licalzi

venerdì 28 novembre 2008

Is There Something like... Life?

Poteva la trasferta bostoniana iniziare in maniera migliore della scoperta di aver fatto i biglietti sbagliati? Per fortuna la cinese della biglietteria volante di Bowery St. ha chiuso l'occhietto a mandorla e via che si va.
Partenza prevista ore 8.00, alle 7.30 il Fung Wang Bus sta gia' per partire, lasciandoci senza colazione: non sia mai, 'We stop at Mc Donald' ci assicura il conducente.

A Boston piove a dirotto ma la citta', sebbene intravista da sotto l'ombrello, e' molto carina decisamente piu' European style della Grande Mela. Meno grattacieli, meno taxi che sfrecciano.
Il nostro alloggio non delude le premesse:
http://www.anthonystownhouse.com
la nostra stanza e' decisamente vittoriana...

Secondo giorno, a passeggio per Newbury St. e le altre vie del centro, in attesa che arrivi la duchessa di York, Tommy.
Dopo il pranzo da Oishiro (Zagat Rated 2008), scegliendo dal menu 'quello che stanno mangiando i ragazzi del tavolo qui a fianco', quel senso di liberta' che vela la citta' ci giuda lungo le tappe del Freedom Trail, sulle tracce dei rivoluzionari americani.


Liberata dagli inglesi nel 1776, Boston ha saputo ricreare per noi, quella magica atmosfera che allora fu.
Il passo successivo ci porta direttamente nell'epoca del proibizionismo, quando, in un tipico ristorante americano, una patente e una carta di identita' italiane, e una fotocopia a colori di passaporto, non ci consentono di ottenere alcun tipo di alcolico.

Sobri di fatto ma ebbri di vita ci addentriamo in Cambridge, alla scoperta della movida harvardiana... la scoperta: per il giorno del Thanksgiving, tutti gli studenti hanno fatto ritorno a casa, tranne un'australiana e i soliti, irriducibili, cinesi.
Finalmente la vita ci viene incontro: lui intellettuale alla 'attimo fuggente', lei newyorkesina snob, ci indicano il pub piu' cool della zona. 25 persone vive e ubriache. Impossibilitati a qualsiasi forma di socializzazione dalla natura alquanto mediocre degli avventori, ci addentriamo nel buoi delle nostre personalita'...

Happy Thanksgiving! In fondo ai tacchini e' andata peggio!

Ele, Tommy, Vale

domenica 16 novembre 2008

Zoo York


Sabato arrivano all'aereoporto. Li vado a prendere in metropolitana, un viaggio che mi e' sembrato poco meno che interminabile. Mamma, papa', zia e Marina sono a New York per una settimana, stanchissimi, ma con tutta l'eccitazione di chi arriva qui per la prima volta. La loro casa e' molto vicina a Hell's Kitchen a pochi blocchi da Times Square, Broadway, il posto piu' luccicoso e chiassoso della citta', buon inizio per il loro full immersion. 

Mi ero lasciata questa settimana free per fare la turista con loro: in sette giorni ho visto tutto o quasi tutto, corso a destra e sinistra, uptown e downtown, metropolitana, battello, WTC, musei, Statua della Liberta', Top dell'Empire, Long Island, sushi, indiano, argentino, regali, mille foto. Le scene da 'Il mio grosso grasso matrimonio greco' (tipo quella del cazzatone) si sono sprecate ovunque, in negozi e ristoranti, le facce allibite perche' qui qualche pazza prende la metropolitana a piedi nudi, la mia valigia piu' leggera, le loro che scoppiavano, gli abbracci. Una settimana e' volata. E anche loro, in Italia. Sull'airbus li penso e sorrido e spero che siano stati bene. Oggi mi sa che ho la febbre. Un po' di nostalgia di casa alle volte c'e'.

Ladies Liberty - Fantastica la zia!!
Un bacio

martedì 4 novembre 2008

Election Day

Dopo mille mila debates che hanno invaso tutti i canali tv (e la sera in palestra mi restava solo da scegliere tra debate e televendite) oggi si vota. In giro solo spillette e manifesti 'Obama-Biden'.
In città nulla di speciale, solo tante bandiere, più del solito.
Tante telecamere e giornalisti, più del solito.
Non ho ancora visto la TV.

http://benhoffman.wordpress.com/

Camminando in mezzo ai grattaceli della sesta oggi mi sono sentita al centro del mondo, giuro che mi si è stretto il cuore, stavo commuovendo.
A cena Bryan mi ha ricordato che l'America è un paese in guerra.
Mi sono sentita un po' colpevole.
Da internet so che l'elefante arranca, l'asino sta prendendo il volo. Quindi tutto puo' succedere...

domenica 2 novembre 2008

Halloween Party

pre Halloween Party

Benny

Ele from JFK! - Io

Se pensavo di aver visto e capito quasi tutto di questa città, dopo Halloween ho molti elementi in più.

Tutto è eccessivamente grande, tutto è eccessivamente tollerato o eccessivamente proibito, tutto è eccessivamente accessibile...


lunedì 27 ottobre 2008

Where the First Time happens...

io - Irina - Mike

Che dire... forse che l'attesa è sempre la parte migliore.
Che il pre-partita è iniziato martedì a Union Square quando ad un evento dei Knicks ho parlato con il Gallo
Che andare al Madison con un buio e un gelo dai paura, in mezzo ad un fiume di gente, è stato emozionante
che vedere Allan Huston all'ingresso è sembrato fin troppo facile
che scoprire che i biglietti che aveva comperato Irina non erano
bliding nose seats è stato super
che il Gallo ha giocato 3'30 con 0/3 al tiro, 1 fallo fatto e 1 ricevuto
che quando NY era sopra di 20 pensavo tornasse in campo e invece no
che quando Dwayne Wade è uscito per falli in 20 mila cantavano 'Hit the road Jake, and don't you come back-no more-no more-no more...'




Che dire... che forse la prima volta non capisci bene.
Che come per tutte le cose, ce ne vorrebbe una seconda!


mercoledì 22 ottobre 2008

One, Two, Three...Team (Per la mia squadra)

Questa sera ho giocato una partita vera! Vera è un parolone però quando ci sono cinque persone contro altre cinque, una palla due canestri e due arbitri, un segnapunti e un cronometro, c'è tutto.

N. Y. Urban Professional Basketball League - The Gold team

Non importa che non conoscessi le mie compagne, che avessi la maglietta di un colore diverso, che se fai 'arresto passo e tiro' qui ti fischiano 'travel', che in attacco non ci fosse mezzo schema, che abbiamo difeso 40 minuti a zona, che sia la lega del dopolavoro, e nemmeno che abbia cercato di corrompere Chris, il centrone, per venire a Rho e lei mi abbia risposto 'Mi dispiace, Celsino è leghista'.

Non è che al via abbiamo scatenato l'inferno, che di questi l'inferno è un po' tiepidino...

Mi sono divertita, that's all (ieri sera ho visto The Evil wears Prada!).


Sebbene mi sia stato chiesto, non sono nella condizione di poter dire di più. Non vorrei cagare fuori dal vaso, come si dice. Solo vorrei avere belle notizie, e non parlo solo di due punti in classifica. Non parlo e basta. Sto ad ascoltare. Quando volete, io ci sono.


Vi penso tanto. Me la dedicate una vittoria? Io quella di stasera io la dedico a voi!


Bacio

So much trouble WITH THE DOOR...

Ieri torno da lezione alle 7.00, buio, freddo, freddo buio, fame, tanto per cambiare. Voglio andare a casa e farmi a mia prima zuppa Campbell's (come quella del quadro di andy Warhol). Apro la porta che da sulla strada (che nel mio mazzo è indicata come FRONT).

Sorpresa: la porta che da sulle scale è chiusa. Non lo è mai stata in due settimane. Cattivo presagio. Inserisco la chiave INDOOR. Entra ma non gira. Provo e riporovo. Niente da fare. Non scelro. Non ancora.

Da quando sono qui ho sempre litigato con le porte: nei locali per entrare si spinge, per uscire si tira, le serrature si aprono girando la chiave al contrario rispetto a quelle italiane, le maniglie hai sempre la senzazione che ti possano rimanere in mano, da Anne per chiuderla dovevi sbatterla, quest'ulima proprio non ne vuole sapere.

Chiamo Petra che è ancora a Manhattan e non arriva prima delle 10...
Vado a mangiare una slice di pizza dal siciliano davanti casa, e ascolto il tg in italiano (il primo). Torno alla mia porta, ci riprovo. Nulla.
Vado a Dunkin' Donuts, caffè e muffin. Esco sigaretta, vento che taglia. Nervoso in agguato, sono le 8. Torno alla mia porta. Con la pancia piena si ragiona meglio. La tiro verso di me, giro la chiave in tutte la direzioni, ma NON SI APRE.

Vado in palestra: meno male che la mattina sono uscita con i pantaloni della tuta, Eleganza zero.
Mi sparo 1 ora di cyclette, messaggio il mondo, e guardo i Robinson.

Petra torna alle 10, nel frattempo Brian era tornato dal lavoro giusto per sfondare la porta e farci entrare.

Happy end! Ora aspettiamo il conto del falegname!

Cheers!!

lunedì 20 ottobre 2008

Voglio un cappello

Domenica la mission e' andare in palestra. Uazza propone di andare al 4W Court a cercare giocatori in erba da intervistare per un suo progetto: Palestra non ricordo più come si pronunci. C'è il sole, anche se tiepidino, ma al campetto stranamente non c'è nessuno. Decidiamo di andare a fare un po' di shopping per l'inverno, destinazione Century21. Via a piedi verso Wall Street e dopo mezzora abbondante arriviamo, senza perderci, a Ground Zero, dove a lato dei palazzi che stanno risorgendo c'è 'l'inferno dello shopping'.

Century21 è l'outlet della di Manhattan, una specie di Santino, su quattro piani, dove i vestiti sono disposte in un ordine assolutamente casuale di marca, taglia e modello.


Ci vuole pazienza e coraggio e io in mezzo a quell'orgia di borse, cinture e maglioni di lana mi trovo a mio agio. Esco con un maglioncino di cachemire e pantaloni della tuta, che diventeranno la mia seconda pelle (e chi vive qui sa che si possono avere fino ad un massimo di tre pelli a settimana), più sciarpa e guanti di pelle neri.


Tappa a Soho a comperare i jeans, poi stop in un negozio di costumi di Halloween, dove ci si perde tra parrucche, gloss per capelli, maschere, costumi, scarpe di gomma, tricks...

Che mostri!

Mi vesto da Miss Incredible, foglia di acero, Eva Kant o da regolare donna dell'East Village?

Forse l'ultima opzione richiede troppo impegno...


Bacitanti tanti, tanti

mercoledì 15 ottobre 2008

Roomie!

Ora sono una vera roomie: nel week end ho cambiato casa, e anche zip code. Ora vivo con Petra e Brian a Mamaroneck, a nord di Manhattan, a 30 minuti di treno dal centro della Grande Mela. Al mare. Sono nella casa nuova da soli due giorni e sto troppo bene. Mattina con calma, ho anche dello spazio tra la srivania e il letto, e pomeriggio scuola nella City. La sera al 'Post', simile al bar sport locale, solo che ha 8 tv flatscreen appese ai muri. Brian mi introduce a chiunque come 'Italian Pro basketball player', come dire...tanta roba! Dopo le sue rivelazioni tutti improvvisano contro di me sfide impossibili. Anche Ritchie, il proprietario cinquantenne. A ruota poi iniziano a spuntare pro-bis-cugini di giocatori della Lega e italiani di quinta generazione.

Oggi era il Columbous Day, nonchè giorno dell'orgoglio italo-americano. E' impressionante quanto gli italiani siano amati in questa città. Sulla quinta c'era una parata pazzesca e un sacco di bandierine tricolore.

Non immagino il giorno delle celebrazoni per l'elezione del nuovo presidente. Qui sono tutti in attesa, mancano poco più di tre settimane. Che vinca l'una o l'altra parte, sarà un historical poll: il primo presidente di colore o la prima donna vice-presidente. L'altro giorno in metropolitana un uomo è entrato in metropolitana urlando contro le strane gravidenze di casa Palin.

Una sera Petra invece mi ha raccontato dell'11 settembre e di come l'ha vissuto lei. Che panico. Ora che ho visto quei posti, quelle strade, la folla mattutina e questo quotidiano casino ordinato, la descrizione di una città che ha vissuto per più di un mese in silenzio, la gente che in metropolitana si alzava ad applaudire un pompiere quando saliva sulla carrozza e che appendeva foto di missing in ogni angolo della strada, mi ha lasciata un'altra volta senza parole.

Basta parlare di cose serie. Parliamo che so, del tempo? Si finisce sempre che si parla del tempo... Ancora resiste qualche preziosa giornata di sole. Oggi 24 gradi. E ieri ho visto le previsioni del cambio di colore delle foglie... Evviva l'estate indiana.

baci baci baci

mercoledì 8 ottobre 2008

Allo zoo


Dato che sto spendendo promesse di ritornare a casa minimamente in forma per giocare a gennaio, lunedì in palestra mi sono segnata per la classe di 'preseason sport conditioning'.

Sono in pensione da fine luglio, non so cosa mi aspetterà, ma volgio fare qualcosa di più coinvolgente dei finti workout in solitaria della settimana scorsa...

Nello studio 1 c'è una schiera di gazzelle pronte a iniziare. Chiedo 'It's gonna be hard?', 'Ya, harder than ever' ... Eeeeehh! Che sarà mai??. Parte le musica, inizia l'allenamento: quando non capisco copio. Corsa, skip, balzi, fin qui ci siamo, scatti, squat, percorsi con i pesi... ahah che ridere: metà delle gazzelle si trasformano in foche, al confronto sembra che io sia stata azzurra di scivolamenti. 'You got it, you got it, you got it!', mi dice il grizzly che tiene il corso.

Tutto è molto sullo scherzo, quando ti metti in fila tutti ti danno il 5 e alla fine dei 55 minuti di tortura c'è anche l'urlo 'Kick ass'. Che ne dite Virtus?
By the way ho i quadricipiti rotti...

Kick ass!

domenica 5 ottobre 2008

Sportweek

Negli ultimi giorni i jeans mi hanno suggerito che devo mettermi in moto. Fare qualcosa più di 10 blocchi a piedi dal treno alla scuola o più delle 4 rampe di scale per arrivare in camera. Dopo 1000 propositi e altrettanti rinvii, martedì io e Fabio ci siamo trovati per andare a giuocare al basket. Il campetto sotto casa mia era frequentato da ragazzini ed entrambi avevamo voglia di competizione. Eheh

Cambiamo aria, andiamo a Central Park. Dopo aver attraversato una schiera di Jewish in festa arriviamo al campetto. 5vs5 in corso e per noi non c'è posto. Quasi battiamo in ritirata e ci avvicinano due spagnoli, uno alto e uno basso, che la palla da basket prima l'avevano vista forse solo un tv. Pablo e Paulo, o qualcosa del genere. 'Se puede jugar?'. Io e Fabio, ala e play, mostriamo da subito grande intesa sul campo: 10-2... potevamo scommettere qualcosa! Per gli spagnoli, dove non arriva il talento arriva la fortuna. Rimonta e pareggio. Sul 'twenty pari' perdiamo l'occasione di portare a casa la partita e innalzare il tricolore. Puniti. Ma, come dice Fabio, anche Lippi ha vinto il Mondiale partendo con una sconfitta'. Ora riesumiamo Uazza e andremo al campetto più spesso, almeno finchè il freddo che si sta avvicinando ce lo consentirà.

Central Park - Italia (al centro) vs Spagna

Mercoledì inizio la palestra. Mi sono iscritta al New York Sport Clubs, fiiichissimo. E' un network di palestre disseminate in tutta Manhattan e un po' per tutto il New Jersey, puoi andare un giorno in questa, un giorno nell'altra, l'unica cosa che devi avere sono un paio di scarpe comode e dei vestiti addosso, che non devono necessariamente essere da atleta. Qui ci vanno tutti un po' come gli pare. Asciugamani, e tutto il necessario per la doccia li mette la palestra.

4 piani anche la palestra, senza ascensore. Il riscaldamento inizia sulle scale. Poi l'aria condizionata. Fa un freddo che neanche in Alaska:IOODIOLARIACONDIZIONATA!
Ogni tapis roulant, ogni cyclette, ogni macchina ha il suo televisore. Vietato dimenticare gli auricolari come ho fatto io oggi, altrimenti il televisorino non parte
. E mi sono persa i Simpson. Spero di non rompermi troppo in fretta... Squadra mi mancate!! (Ho già trovato un regalo sooo cute da portarvi!!) Ah prometto che oggi chiedo anche per l'urlo. L'avete già trovato??

Un bacio grande

lunedì 29 settembre 2008

See you on Euroleague.tv!!

http://mediacenter.gazzetta.it/MediaCenter/action/player?idCanale=Eurolega&filtro=Tutti&pagina=2&passo=7&uuid=GOLeur-interviste26&navName=3&provenienza=REDAZIONE

Noto che è stato aggiunto un non so che di recitazione ed improvvisazione agli spikerati. Occhio però eh, prima che gli parta la bestemmia quando è MoLTO ECITaTo...

E Chris Warren con la voce di Franco?? Fantastico!


Dani io voglio sentire la tua voce. Ti vedrei bene tradurre Basile.

Qual è la frasettina da far dire ai giocatori quest'anno? E' ancora lo sciogli lingua dell'anno scorso?

E ricordatevi che io...vi curo
ahaha

sabato 27 settembre 2008

Pedoni rulez

Qui tutto va veloce. Ed è quasi passato un mese da quando sono arrivata. Il mio stupore girando per le strade si è molto ridimensionato: qui vale tutto, salire in metropolitana con lo stereo acceso, improvvisare un concerto suonandoi bidoni della spazzatura, uscire di casa con i tacchi e i pantaloni della tuta, portare le trecce anche se hai i baffi... tutto insomma.
Lunedì varcherò la soglia di metà sessone a scuola, ancora però non mi sono abituata a svegliarmi alle 7: sveglia e caffè, barba e bidet...presto che perdo il train...

Per le strade i tassisti viaggiano come pazzi, e si incazzano da matti se non scendi dalla parte del marciapiede.

La città è facile da girare, tutte le streets sono a senso unico alternato e le avenue nella numerazione vanno da est ad ovest e solo qualcuna è a doppio senso di marcia. Questo fa si che i veri padroni del contesto urbano siano i pedoni. Nei giorni feriali la gente di riversa nelle strade a flotte. Mi piace questa completa anarchia stradale. Non c'è rosso che fermi un folto gruppo nel tentativo di attraversare. Le macchine attendono pazientemente. Tassisti inclusi.
L'attraversamento in solitaria con semaforo rosso però è una delle cose più rischiose. Dopo decisa strombazzata l'autista a cui state intralciando la rotta non farà nulla per schivarvi, anzi pigerà sull'accelertore con più violenza.

Tutto va veloce. La gente ci mette poco ad attaccare bottone, nascono discorsi infiniti se chiedi un accendino, dentro e fuori i locali; se chiedi dov'è il tal negozio capita anche che ti ci accompagnino proprio. Si mangia veloce, puo' capitare di vedersi levare il piatto da sotto il naso quando ancora non si ha posato il tovagliolo.

Credo sempre di più che le serate migliori sono quelle passate a raccontarsela sui tetti. Italiano, americano, italoamericano, spanglish, parole improponibili.

Perchè tutto va molto veloce, venerdì sera ho rinunciato ad andare al Madison a vedere una partita delle Liberty, drink and dance. Forse mi dispiace un po'. Sinceramente avevo un po' paura di sentirmi sola nel buio della notte!

Union Square

ps. Come è andato il torneo di Valma?

mercoledì 24 settembre 2008

Musica nuda

Avrei potuto titolare questo post 'Quanto è piccola la grande mela - III'...

Andrea Rocchi questa settimana è qui a NY, sta girando un mocumentary su Gino de Crescenzo in arte Pacifico. Così martedì sera ci invita al Joe's Pub, un dei locali più conosciuti in città in cui ascoltare musica dal vivo. Entriamo come componenti della sua crew, saltiamo fila e quant'altro e prendiamo posto in quello che penso fosse il privè. Canta Pacifico, poi introduce Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
La mia oltraggiosa cultura musicale non mi consente di sapere chi siano: se mi avessero dato un volantino della serata, con buone probabilità sarebbe finito nel fondo della borsa in cui da giorni accumulo carte, pubblicità e sconti per le cose più impensabili.

Lui suona il contrabbasso, lei una voce da brividi, canta, strilla e scherza con il pubblico. Se avete due minuti andate a vedere il loro sito.
http://www.musicanuda.com/indexe.htm

Ora che mi sono sistemata con la casa, ho deciso di mettere ordine nella borsa.
Presto farò un workshop di Photoshop
all'Apple store e una lezione di hatha yoga; sebbene non so cosa sia mi incuriosisce. Tutto a costo zero.

Com'era il titolo di quel film in cui i protagonisti fanno gli imbucati di professione?

Nb. Domenica 28 c'è la prima delle nuova stagione di Dexter.

lunedì 22 settembre 2008

Quanto è piccola la grande mela... - II

Ieri sera ero da Shake Shack con Uazza ed Eleonora. Shake Shack è un baracchino in mezzo a Madison Square Park dove ordini alla cassa, ti danno un telecomando e ti vai a sedere. Ad un certo punto il tuo telecomando vibra e si illumina, a quel punto la pappa è pronta e vai a ritirarla. Lucine di Natale sugli alberi (ancora!), hamburger, patatine intrise di salse, birra, topini che scorrazzano tra le gambe dei tavoli e quelle dei customers e un tizio che si avvicina 'do you have a ligther?'... Uazza lo pizzica subito 'sei italiano?' 'Si ... bla bla bla ... studio chirugia plastica a Pittsbourgh'
Interessante!!
'Di dove sei?'
'Di Pavia'
Ci provo...'Conosci Matteo Montagna?'
'Si che lo conosco'
Io e Uazza scoppiamo a ridere...Eleonora a ruota, ride, di noi, di lui, boh! Lui rimane lì un po' perplesso. Voglio strafare e gli chiedo se conosce anche Benny, ma mi va male.

LUI: Mario Cherubino, nato e cresciuto a Pavia, specializzando in chirurgia plastica, una passione per gli scacchi, una persona vera.

:)

domenica 21 settembre 2008

Out of luck, please give me a Buck!

Ohilalà eh!! E' vero, è un po' che non scrivo...
Qualcuno sa che questa settimana è stata un po' tesa, la prima settimana ufficialmente da sola...

Onestamente devo ammettere che è volata. Tornare a scuola,
gente nuova, culture diverse che si raccontano, prendere appunti, le corse che non ho mai fatto prima in vita mia per non arrivare tardi e poi i pomeriggi su craigslist a cercare una stanza tutta mia.

Ormai odio quel sito.

Di case ne ho viste un po'. Da quello che non si presenta all'appuntamento per l'open house, sono passata da Astoria, nel Queens, dove per 650$ al mese, una signora dorme sul divano per affittare la sua camera. Jenny, per 800, il divano lo lascia a me, tenendosi la camera. Per 995$ ho visto un super affare a Tribeca, appartamento-museo abitato da un pezzo da museo. E infine l'appartamento di Joseph, che per 875$, dal primo di ottobre, mi darà la camera grande e soleggiata che la sua attuale coinquilina intende lasciare per trasferirsi a LA. Il pacchetto includeva anche numero di telefono e invito a bere qualcosa, if you are not too busy, Valeria. :)

Domani vedo un altra casa. Insomma di soluzioni ne viste più di una, ma più vado avanti, più
penso che qui nel castello sulla 95sima non si stia così male. Ora che conosco di più la zona poi...

Vi dirò che la mia iniziale idea di NY, grattacieli di vetro e palazzoni ipermoderni, casa per fatti miei, feste etc etc si è scontata con la realtà di una megalopoli dalle mille faccie, odori e puzze.


Privilegi accessibili a pochi, adombrano una realtà fatta di case vecchie, anche affascinati da fuori, ma poco vivibili dall'interno. Gli spazi comuni dei palazzi, ingresso e scale, sono spesso sporchi e malconci, all'interno appartamenti di ogni genere, da quella arredata giovane e carina all'Ikea a quella sistemata con sole cose trovare per strada (alle volte si trovano anche divani molto belli). Vite normali e situazioni disperate.

Insomma, non è tutta
Manhattan quel che luccica.

Oggi me ne vado con Petra e Brian al mare. Alla casa non ci voglio proprio pensare.

Un bacio grande


mercoledì 17 settembre 2008

...we're gonna pay a call on the Cutler Family...

C'è una posto nella casa in cui sto in questi giorni che è davvero speciale.

La villazza dei Cutler si trova nell'Upper East Side, una delle zone più residenziali e meno luccicose di Manhattan, tra la Lexington e la 95esima strada. Sono 4 piani, senza ascensore! Primo piano con cucina della grandezza di una casa media di newyorkese, frigorifero enorme, lavastoviglie, ripiano per mangiare con sgabelli e sala da pranzo con tavolo, divani, poltrone e pianoforte. Sali, secondo piano: salotto di rappresentanza e stanza per la lettura con mega tv che però non è collegata a nessun
satellite, solo per dvd. Moquette ovunque. Sali un altra rampa ed arrivi al terzo piano. Il talamo, cabina armadio, bagno e ufficio. Sali, sali e arrivi al piano delle camere, 4, una per figlio. Io sto in quella di Ginger che ora è alla Georgetown University. Hope, Nat e Jack sono sparsi pure loro tra college e high school. Le foto, i ricordi, i bigliettini 'I love you mum' soffocano tutti i muri della casa. Molto americano dell'upper class.

Ieri ho fatto la spesa pensando di fare un piatto di pasta al pesto per me e la mia famiglia. Rientro alle 7:15 ma loro stavano già mangiando. Ok, mi cucino e mi mangio da sola.

Il tempo fuori era umidiccio ma perfetto. Allora me ne sono andata nel giardinetto, il posto speciale. Un quadrato dietro casa piastrellato con beole ed erba sintetica ai bordi, delimitato da una staccionata di legno con le lucine di Natale sempre accese. Palazzi tutt'intorno. Tavolone al centro, sedie con il cuscinone imbottito, due candele e il libro di Fabio Volo che mi hanno regalato le Regine! Fantastico! Mi sono sentita davvero a casa.

Oggi scuola. Torno, parlo su msn, mi dimentico di andare a fare la lavatrice, poi voglio mangiare con i Cutler. Scendo, scendo, scendo e li trovo in cucina. Due parole ma entrambi stanno facendo la rassegna stampa. Ogni mattina ricevono tre quotidiani. Stewart ha un paio di occhiali da nerd, che meritano i complimenti per il coraggio, camicia e pantalone elegante. Anne magrissima, distinta, sempre ben vestita, anche in casa.


Aspetto. Aspetto ancora
ma loro leggono come invasati. Vorrei... ma non vorrei disturbarli, sono troppo concentrati. Ho fame e mi cucino, 'Vi va di mangiare della pasta?' 'No grazie, abbiamo la zuppa'. Ma continuano a leggere!!
Mangiare prima di loro, nel silenzio assoluto, è stato più imbarazzante che mangiare dopo di loro.



Their house is a museum
Where people come to see 'em
They really are a scream
The Cutler Family.

Aiutoooooo!

martedì 16 settembre 2008

All the latests!

Primo giorno di scuola. La mia, la Els di Manhattan, è a Varick Street, all'interno di un bel palazzone elegante. Nella hall c'è un banco dove lasci il nome e l'addetto lo stampa su un adesivo che poi va applicato alla maglietta. Secondo piano, colazione di benvenuto e mille test, formalità varie, infine la divisione nelle varie classi a seconda del livello, da 101 a 112. Io sono 108!!

Un bel 70% degli studenti sono asiatici. Di questi almeno la metà coreani. Mi spiegava Petra, che vive qui da 16 anni e insegna italiano, che la mia scuola non è un eccezione.
Sapete che un coreano nato nell'ottobre del 1982, in corea ha 27 anni, mentre in tutto il resto del mondo ne ha 26? Questo perchè quando nascono loro contano di avere già un anno. Ma non è icredibile tutto ciò??!!

Tornando alla scuola, ad orario di pranzo inizia il pizza party e le tanto annunciate regole...

- un ritardo di 5 minuti = 1 Late
- oltre 15 minuti di ritardo = 1 Absence
- 3 L = 1 Ab
- > di 3 Ab non passi il corso = hai problemi con il visto

Non ci vuole una grande preparazione in algebra per immaginare tra quanto otterrò la mia prima Ab...

Secondo giorno, oggi, sono arrivata 3 minuti prima che iniziasse la mia classe. E giuro, sono partita con largo anticipo. Nonostante abbia preso il treno espresso ho dovuto fare le corse, quasi travolto gente sulle scale della metropolitana, mostrato il badge alla guardia all'ingresso, atteso l'ascensore, 2° piano, cercato la mia aula e preso posto, un po' accaldata.

Nella mia classe ci sono 4 coreani, 1 del Sud Arabia, 1 venezuelano, 1 francese, 1 spagnolo, 2 tuchi.
Le lezioni sono carine, si parla molto tra di noi ed è simpatico sentire tutti i vari storpiamenti dell'inglese e la pronuncia con i diversi accenti. Il migliore il frenglish, molto melodico.

Appresto



domenica 14 settembre 2008

Casa Italia

Questo pomeriggio, partite le zie, l'umore non era proprio dei migliori. Così ho reggiunto Uazza a Brooklyn e compreato della birra rischiando una multa, che non ho capito bene se sia di 20 o 200$, perchè passeggiavo con la bottiglia in mano. A NY non si puo'...

Per cena sono stata nella deliziosa 2berdoom di Fabio, Benedetta e Alessia, compagni della NYFA di Uazza, che vivono sulla 21a strada. Polletto nel salotto Ikea stile dei ragazzi.
Credetemi, trovare una casa sobria e moderna qui è un lusso non da poco ma il plus di quella casa è il terrazzo con vista sull'Empire. Birra e discorsi all'aria aperta, con un pensiero alla scuola che inizia domattina.

Ce ne andiamo alla 1.30 e prendo la metro combattendo contro tutte le mie paure. Qui dicono che è sicura a tutte le ore, e molto frequentata. In effetti pullula di gente, ma io sono l'unica donna, e così è per 5 fermate.

Casa, doccia e via le tracce di una giornata passata a camminare, camminare e camminare!
Avete presente quando non lavate la macchina da 6 mesi?

Domani 8.30 si inizia la scuola... vi racconterò.


Bacitanti
Vale

ps. per le mie compagna di squadra. Come è andato il torneo?

venerdì 12 settembre 2008

Cose ai limiti della realtà...

Ho mangiato più sushi in questi 15 giorni che in tutta la vita. Ora mi sento di dire definitely Sushi! Però un bel pezzo di carne...nulla meglio dei paninazzi con l'hamburger well done spesso tre dita. Poi messicano, ieri sera siamo state al thailandese, il pad thai è eccezionale, e stasera per non privare il palato di nessun sapore, cucina fusion!

Ieri giornata piena, le zie devono fare gli ultimi acquisti prima di ripartire per l'Italia, così ci siamo girate in rassegna Armani Excange, Nba Store, gara di tiro compresa, Tiffany, très chic, Disney store, c'è già tutta la collezione Halloween, infine Abercrombie, dove abbiamo passato quasi due ore.

Abercrombie merita un capitolo a sè. E' il negozio più chiassoso delle quinta. Ad un paio di blocchi di distanza ne senti il profumo, sulla porta ci sono due figaccioni che battono le mani a ritmo di musica, ridono e schezano con quelli che entrano. Prima di avventurarti su e giù per i quattro piani bui e romosi dello store, ti si parano davanti altri due, una lei decisamente gnocca e un lui, a petto nudo, decisamente palestrato e belloccio. Ipnotizzato, compri tutto quello che vedi.


Nel pomeriggio ho visto la prima casa, trovata su craigslist. Nel Queens ad Astoria. Bella la zona, la mia casa, la peggiore. La signora sulla cinquantina vive con due gattoni e dorme sul divano. Cucinino e bagnetto poco curati. La mia stanza è vuota. Mi dice che comunque una rete si recupera facilmente per strada, il materasso è meglio che me lo compri. Poi di giorno si possono anche aprire le finestre ma bisogna un po' starci attenti. Cose ai limiti della realtà, come direbbe la zia Francy.

Cena e prima vera serata newyorkese in un locale tipo Sottomario giallo ma nel west village, molto gay friendly e con musica anni 80 che solo le zie conoscevano!!


Oggi a Little Italy c'era la festa di San Gennaro, come avrei potuto perderla?! Una pacchianata totale, musica, colori, casino, pizza, cannoli e questo personaggio sul carro che urlava 'ciao belles, ciao bellis'.


Prima e dopo, altri giri per case. Ma non sono andati benissimo. Uno non si è presentato, l'altro mi ha detto che rimanevo troppo poco, lui cercava una persona che stesse almeno un anno. Peccato perchè la casa era davvero carina, con un supertelevisore in camera.
Va beh, per ora me ne starò qui nella mia supercasa 4 piani nell'Upper East Side. Non economica ma almeno ho un letto, un bagno pulito.


Giovedì con la sfilata di CK la mia settimana della moda e finita. Niente più buffet, i camerieri del servizio di ristorazione (i migliori visti finora!), grissini e cose ai limiti della realtà.
Domani le zie tornano in Italia. Lunedì inizio la scuola e non vedo l'ora... E poi sarà quel che sarà.

A voi come sono andati i tornei?

Ciao bellis!

mercoledì 10 settembre 2008

Ipse dixit

Da facebook:

Matteo G. Teti posa gli occhi sul davanzale per farne mensa agli uccelletti.6 ore fa - Commenta

Ma che moda è questa?

lunedì 8 settembre 2008

Cerco casa

Dimentacavo, sto cercando casa...

Qui sembra facile, se ti sbatti trovi anche le offerte speciali
http://newyork.craigslist.org/mnh/roo/832000188.html

...

http://newyork.craigslist.org/brk/roo/834690356.html

Fashion victims

All'inizio di settembre a NY c'è la fashion week e io ne ho preso parte... Il più del tempo sono stata nel backstage di Ferretti e ho fatto qualche puntatina da Gap e da CK.

Il mondo della moda, e io ne ho avuto solo un'assaggio, è incredibile.

Innanzitutto gira un sacco di gente che nemmeno ci si immagina, modelle e stilisti sono solo la prima fila di un esercito di pr, stylist, sarte, fotografi, vestieriste, che vi stanno dietro.

I saluti sono sempre cordiali e i modi rigorosamente affettati.

Le gerarchie sono ben definite. Chi sta in cime parla solo con i propri pari e con quelli di un gradino sotto e viceversa. Totale: il telefono senza fili l'avete presente?! E l'importanza del dettaglio poi è portata all'eccesso.

Gli stilisti predicano il Buongusto e nulla deve interferire con il loro 'feeling con l'atmosphere' L'impressione, l'illuminazione sono stati precari.

In tutto questo le modelle sono quelle che hanno la peggio. Belle, anzi, deliziose, so cute come si dice tra fashionist
s. Alla maggior parte conti con facilità le costole e sono in una condizione di pallore preoccupante. E questo lo sapevate già. Posso aggiungere che alcune hanno dei gran lividi e i piedini pieni di vesciche, ce ne sono perfino con i brufolazzi e le cicatrici della varicella in face. Non tutte comunque.
E poi, sono tristi. Perchè camminano tantissimo, lavorano senza orari, rimbalzate tutti i giorni delle proprie agenzie da un indirizzo all'altro, da un casting all'altro, di fitting in fitting. Tutto per soli 10 minuti, il tempo di arrivare, prova vestito, aspettare il lampo di genio del santone di turno e 'ok, let's fit this dress on Georgina' o 'thank you dearling, you have done'. Ciao, grazie.

Domani c'è la sfilata della Ferretti.
Facendo un po' di ordine tengo:

- le scarpe basse della collezione P/E
- Mirella, la sarta che metteva tranquillità in un ambiente inutilmente schizofrenico
- il quaderno di Maurizio, con tutti i sui indirizzi di NY
- IL CATERING del quale ho abusato senza freni
- la scorta di mutande CK e Gap che mi hanno fatto Chiara e Franci (grazie ziette!!)

Butto:

- tutto lo stress di questi giorni

Domani è Showtime!

Un grosso-grasso bacio a tutti


sabato 6 settembre 2008

Keep smiling, keep shining

Oggi non avevo impegni fino alle 6:30. Mi alzo, faccio tutto con calma, colazione ed esco a piedi. Dalla Lexington, dove abito, vado sulla 5a, intanto chiamo Joe con il quale dovrei trovarmi per pranzo. Il cielo è coperto, non piove ma nemmeno splende il sole come nei giorni scorsi. Ieri ho visto sulla tv del taxi che per oggi è prevista acqua.
Telefono a Joe e nel frattempo cerco un Duane Reade per comprare le sigarette (è il posto in cui le ho trovate a meno, 8 $. Se gli stai simpatica ti regalano i cerini). Joe non risponde, gli mando un messaggio. Nel mentre mi imbatto nel Guggenheim Museum e piu' avanti mi trovo all'angolo con il Metropolitan. Ci andrò poi, oggi il mio obiettivo è incontrare Joe.


Inatteso quanto i musei di cui sopra, mi si para davanti un corteo, 'Plumbers union', 'Carpenter associated' ... sfila un sacco di gente divisa in gruppi dello stesso colore.
Il mio telefono non prende 'Not coverage area'. Lo spengo e lo smonto, due volte. Niente, nada de nada. Non riusciro' mai a sentire Joe.
Chi e' Joe? E' il mio aggancio americano. Vive a Long Island, lavora a Manhattan e d'estate gioca a baseball a Rho con mio fratello. Se sono qui lo devo anche un po' a lui.

Niente, procedo sul marciapiede in senso contrario alla sfilata, un fiume di gente, tantissimi uomini, un po' di signore, molti bambini, majorette, camioncini addobbati, palloncini e bandirine rosse-bianche-blu, in una sinfonia di tamburi e cornamuse.
'Smile girl!', mi dice un tizio che fa parte del corteo. Certo che ti sorrido! Devo aver avuto proprio la faccia incazzata.

Questa era la Labour Day Parade.



Bacio!

At-ten-tato!


VAL<: cm va il basket?

[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
ke ti devo rakkontare
VAL<: però usa tatto che questa cosa
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
bene
VAL< : ancora mi turba
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
oggi amikevole nn cè peto
VAL<: per aver lasciato la squadra
VAL<: anche se per 3 mesi
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
abbiam il vice dovrebbe iniziare lunedi
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
l'ale riga ti ha gia rubato il posto in spogliatoio
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
hihi
VAL<: ecco grazie cazzo sabri
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
hihi
VAL<: mno male che ti ho detto di usare tatto
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
skerzo ha detto ke te lo tiene per qndo torni
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
si voleva metter di fianko la saretta ma le abbiam detto
[c=39]Ninja7 E' tornato Davidino.... "Dillo alla lunaaa ..può darsi ke porti fortunaaa..Dillo alla lunaa..!"[/c] scrive:
x' li cè vale
...

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Qualcuno mi da news più soft dal basket pls?

AleRiga guarda che quando torno, in tripla doppia - di peso - rivoglio il mio posto. E forse avrò bisogno anche di quello di fianco. Ci sei ancora tu lele?

Pestone
sei riuscito ad andare a bernareggio?

Serena, sempre...

giovedì 4 settembre 2008

Conilnasoallinsu

Scotch Premium, Post it Aaquatic pop up, Sharpie... tutto questo è Staples; così si è aperta la mia settimana della moda. Martedì un giro a casa Gap e subito dopo il pellegrinaggio al tempio della cancelleria (Picche è il tuo regno!)

A seguire ho incontrato Uazza, che ormai sembra un newyorkese perfettamente integrato, e mi ha fatto la spiega della cartografia di Manhattan 'La zero è quella più a sud, i numeri est e ovest si contano a partire dalla quinta...'. Per capire la metropolitana ho deciso di darmi un po' più di tempo, quindi, sgaloppata a piedi a vedere il campetto sulla 4a, 'the cage'. Mmm mmm fe-no-me-na-le...


La sera è stata di JGMellon con Chiara, Franci, Uazza, Sam e il nuovo mac di uazza. Hamburger deliziosi, ma niente a che vedere con quelli di Cormano, lì poi si respira pure aria di casa.

Ieri, mercoledì, mattinata con Philosophy. Nel tardo pomeriggio birretta al 20' piano di un palazzo sulla quinta. Di giorno NY è travolgente, la sera è mozzafiato, al tramonto non ha prezzo.


Ps. Ale non ho ancora trovato la maglietta di Victoria per Eusebio!

Un bacione
Vale

mercoledì 3 settembre 2008

Quante cose ho da raccontarvi...

Ciao! Qui è mezzanotte meno un quarto e ho un sacco di cose da raccontarvi. Purtroppo sono anche bollitissima e conto di scrivervi domani pomeriggio.

Vi dico solo che stiamo arrivando ad un titolo per il blog

- vale & the city
- un bruco per la Grande mela

Votate gente, votate!!

Io vi mando una foto di quello che ho visto stasera...
cos'è?

Quanto è piccola la Grande mela...

Ciao a tutti!
Io qui devo trovare il tempo di scrivervi un po'!
Con moltissimo ritardo vi posto la giornata dell'arrivo.

Cercherò di raccontarvi in poche righe la giornata dell'arrivo anche se è durata un totale di 25 ore.
Sveglia prestissimo. Ore 6 a Malpensa, ore 6 a Londra. Attendo Chiara e Francesca, che arrivano con il volo delle 13, divinità pagane in un angolo di mondo punjabi.

L'intercontinentale è alle 16. Arriviamo a Newark alle 19, l'aeroporto è grande come Mazzo di Rho.

Controllo passaporti, ritiro bagagli e via.

Puntuale agli arrivi internazionali ci viene a recuperare il Nick. Ha una bella macchinina, con un bagagliaio abbastanza grande per contenere la mia valigia che ha pressapoco le dimensioni di un monolocale.
Arriviamo a casa, sulla 97esima, scarichiamo la zavorra ci diamo appuntamento al Garibba.
Sono esausta ma vado a mangiare.

In serata sarà il cibo, il viaggio, tutto questo insieme di novità ed emozioni che boh mi sento un po' sotto sopra. Una mano mi si posa sulla spalla, è un tocco che sa di materno e già mi da sollievo. Mi volto. La Tiger mi offre una tazza di caffè nero e molto lungo e iniziamo un'interminabile chiacchierata.

E' tardi e vado a letto.

Buon Mirkone a tutti.
Vi bacio,
Vale

lunedì 1 settembre 2008

Labour day

Ragazzi, che bello leggervi. Qui è mezzanotte, le vostre 6 del mattino, e sono sveglia da quasi 26 ore.

Oggi qui in America è stata la festa dei lavoratori, solo io ho faticato per 3.
Tra poco vado a nanna nella mia nuova casetta per le prossime due settimane. 4 piani di scale con le mie 2 valigie mi hanno messa definitivamente ko.

Spero di riuscire a scrivervi domani e raccontarvi meglio la giornata dell'arrivo.

Non volevo scriverlo, ma... mi mancate già tanto. Tutti.

Un bacio!

ps. ale come titolo il primo mi sembra un po' forte eh...!

sabato 30 agosto 2008

Voglio fare la treccia

Ieri sera sono stata in palestra agli allena della mia squadra. 20,30 a Castellazzo, il Molinello nn è ancora agibile. Bello andare in palestra!
Dopo i saluti ho chiesto a Mario, il nostro dirigente, se avessi dovuto riportargli la borsa e la divisa, mi ha detto di tenerla e di questo sono stata piuttosto felice...
don't touch my SEI

Mi è bastato poco per rendermi conto quanto già mi manchino la finta-incrocio-arresto e tiro, la virata, il sottomano, la maglietta sudata e le risate in spogliatoio.

Come da tradizione, a Rho niente preparazione atletica.
'Un pallone a testa, tutte in fila come gli indiani', nemmeno un porcone. Petitti è divetato un chierichetto... che all'Elba gli abbiano trapiantato un cuoricino?

Ieri sera al magnolia (Pestone le foto!!). Conosco proprio degli azzurri di scemenza... Quanto ne sono contenta!!

Infine questa sera aperitivo con la basket family.
Poi forse finirò di riempire la vaigia!
Io le scarpe me le porto, prima o poi riuscirò a finire con le spalle al canestro.

Ciao tessssori!