mercoledì 22 ottobre 2008

So much trouble WITH THE DOOR...

Ieri torno da lezione alle 7.00, buio, freddo, freddo buio, fame, tanto per cambiare. Voglio andare a casa e farmi a mia prima zuppa Campbell's (come quella del quadro di andy Warhol). Apro la porta che da sulla strada (che nel mio mazzo è indicata come FRONT).

Sorpresa: la porta che da sulle scale è chiusa. Non lo è mai stata in due settimane. Cattivo presagio. Inserisco la chiave INDOOR. Entra ma non gira. Provo e riporovo. Niente da fare. Non scelro. Non ancora.

Da quando sono qui ho sempre litigato con le porte: nei locali per entrare si spinge, per uscire si tira, le serrature si aprono girando la chiave al contrario rispetto a quelle italiane, le maniglie hai sempre la senzazione che ti possano rimanere in mano, da Anne per chiuderla dovevi sbatterla, quest'ulima proprio non ne vuole sapere.

Chiamo Petra che è ancora a Manhattan e non arriva prima delle 10...
Vado a mangiare una slice di pizza dal siciliano davanti casa, e ascolto il tg in italiano (il primo). Torno alla mia porta, ci riprovo. Nulla.
Vado a Dunkin' Donuts, caffè e muffin. Esco sigaretta, vento che taglia. Nervoso in agguato, sono le 8. Torno alla mia porta. Con la pancia piena si ragiona meglio. La tiro verso di me, giro la chiave in tutte la direzioni, ma NON SI APRE.

Vado in palestra: meno male che la mattina sono uscita con i pantaloni della tuta, Eleganza zero.
Mi sparo 1 ora di cyclette, messaggio il mondo, e guardo i Robinson.

Petra torna alle 10, nel frattempo Brian era tornato dal lavoro giusto per sfondare la porta e farci entrare.

Happy end! Ora aspettiamo il conto del falegname!

Cheers!!

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